Viaggiare in auto o in moto potrebbe essere un divertimento e un’esperienza rilassante se solo non esistesse il concreto rischio di concludere in modo tragico il proprio viaggio. Gli ultimi dati raccolti sono molto gravi.
Guidare diventa sempre più pericoloso: i dati non mentono, incorrere in incidenti anche quando non è colpa nostra in auto è molto frequente e la situazione non sta migliorando. Ecco cosa dice l’ultima ricerca condotta nel nostro paese e come ci classifichiamo rispetto alla situazione mondiale: possiamo già dirvi che i dati sono tutto meno che incoraggianti per gli automobilisti italiani.
Il rischio cresce
Dopo alcuni mesi di attesa, sono arrivati i dati dell’ultima ricerca congiunta condotta dall’ACI – Automobile Club Italia – e dell’ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica – in merito al numero di incidenti stradali avvenuti nel nostro paese nel primo semestre del 2022: per chi si aspettava un’inversione di tendenza rispetto al 2021, anno molto sanguinoso per le strade italiane, questi dati saranno un pesante fardello.
Ma andiamo con ordine: l’anno scorso, nonostante alcuni mesi siano stati caratterizzati dalle restrizioni per la pandemia permettendo a meno automobili di circolare rispetto al solito – tendenza ancora più evidente l’anno ancora prima – gli incidenti stradali sono stati moltissimi: 151.875 in tutto il paese con ben 204.728 feriti e 2.875 morti. Praticamente, un bollettino di guerra che quest’anno sembra solo destinato a peggiorare.
Un confronto impietoso
L’Italia va peggio di altri paesi europei come la Gran Bretagna – 1.608 vittime nel 2021 – e la Germania – 2.562 vittime sempre nello stesso anno – con una situazione che somiglia molto di più a quella degli Stati Uniti, paese che ha visto aumentare del 10,5% il numero di incidenti stradali l’anno scorso. Ma non è tutto perchè anche i dati del primo semestre del 2022 che sono appena stati resi pubblici sono poco incoraggianti.
Infatti, l’indagine rivela che da gennaio a giugno ben 81.437 incidenti – contando solo quelli dove qualcuno si è ferito gravemente – hanno portato a 1.450 decessi sulle nostre strade. Un aumento del 25% circa rispetto all’anno 2021 e del 63% sul 2020 anche se come abbiamo accennato questo è dovuto al fatto che due anni fa, causa pandemia, i viaggi in auto si sono ridotti pesantemente.
La risposta del Governo
Tempo fa, il Parlamento Europeo ha discusso provvedimenti per dimezzare il numero di incidenti con feriti in tutto il territorio continentale entro il 2030 ma questa stima sembra molto ottimistica: almeno per l’Italia infatti stando a queste cifre la situazione sembra molto complicata. Al livello mondiale poi, i dati dicono che ogni anno ci sono tra i 20 ed i 50 milioni di incidenti stradali che causano 1,3 milioni di vittime circa. Le strade italiane e non solo insomma sono ancora più pericolose di quanto vorremmo.
La risposta del Governo ovviamente è arrivata dato che non si può ignorare un fenomeno in crescita come questo: “Non servono nuove norme, bisogna far rispettare severamente quelle in vigore”, questo il riassunto del discorso che il nuovo premier Giorgia Meloni ha dedicato alla situazione della Sicurezza stradale giusto un mese fa.
L’utilizzo di Smartphone alla guida, la disattenzione di guidatori e pedoni ma anche l’uso di alcolici da parte dei guidatori e le pessime condizioni di molte strade come quelle della Capitale che sono spesso piene di buche e dossi. Tutti fattori che rendono l’obiettivo fissato dall’Unione Europea ancora molto difficile da raggiungere.