Le automobili elettriche senza ricarica non possono viaggiare, come sappiamo tutti, ma sarà davvero così? Forse una in particolare è capace di dimostrare l’esatto contrario di questo.
Le automobili elettriche si stanno insidiando sempre di più all’interno del settore dell’automotive, con la transizione definitiva fra Europa e Stati Uniti che dovrebbe avvenire entro il 2035. Ancora oggi però le auto a basse emissioni di CO2 sono caratterizzate da dei limiti davvero notevoli.
Come, ad esempio, l’autonomia. Le batterie per gli automobilisti sono infatti limitate e limitanti, e una ricarica risulta fondamentale. Tuttavia, però, di “rifornitori” ce ne sono ancora fin troppo pochi. Anche se evidentemente qualcuno ha trovato un sistema per guidare pure senza ricarica a bordo di una Tesla.
Tesla: cosa non sai dell’azienda statunitense
Conosciamo bene Tesla, l’azienda capitanata da anni dal CEO Elon Musk. Ma forse non siete a conoscenza di qualche dettaglio veramente affascinante legato alle automobili del marchio ispirato al famoso inventore. In primis, quando attaccate la Tesla alla presa o alla colonnina di casa, potete decidere quando far partire la ricarica beneficiando delle tariffe a fascia oraria che caratterizzano molti contratti.
In poche parole, il veicolo si ricaricherà solo quando lo decidiamo noi. Ma non è tutto. Le impostazioni che si basano sulla geolocalizzazione permettono ad una Tesla di imparare i comandi dati dal guidatore, che verranno replicati dal veicolo nelle stesse località. Ad esempio, la chiusura automatica degli specchietti in una strada stretta o all’autolavaggio. O adatterà le sospensioni di cui è dotata la tesla su strade dissestate o in cui ci sono i dossi.
Tesla o non Tesla, quanto lavoro per l’elettrico: soprattutto per le batterie
La Tesla è sicuramente un modello innovativo oltre che simbolo assoluto della transizione elettrica. Ma la sua ricarica ha dei costi e nemmeno di poco conto. Andiamo a vedere però quanto ci vuole per fare una ricarica. Con la nuova Tesla Model 3, ci vogliono dai 30 ai 60 minuti per ricaricarla fino all’80%.
Il costo, nel recente passato, era di 0,37 centesimi per kWh, ma a causa dei rincari energetici adesso è aumentato fino a 66 centesimi. La tariffazione è prevista anche al minuto. Se non ci sono colonnine libere e la stazione di ricarica è completamente occupata, il prezzo aumenta fino ad un euro al minuto. Fatevi due conti e comprenderete perché c’è ancora tanto da lavorare. A partire dal leader del settore elettrico degli ultimi anni.
Tesla, altro che ricarica: il video lascia a bocca aperta
Una Tesla Model S resa ibrida e dotata di un generatore a benzina. La folle realizzazione di Matt Mikka, proprietario del canale YouTube Warped Perception, ha tentato di risolvere a modo suo i già citati probelmi di ricarica delle auto elettriche. Ha così installato nel posteriore dell’auto un motore monocilindrico da 400cc e 13 Cv di potenza massima, in grado di funzionare da generatore di corrente. In questo modo, la batteria non necessita di ricaricarsi prendendo tutta l’energia dal motore.
Una modifica questa che ha permesso allo youtuber di farsi un viaggio di 2900 chilometri senza mai fermarsi, pur tenendo il generatore acceso per una settimana intera.
Il che ha funzionato, ma oltre ad essere poco conveniente e a fare tanto rumore, non era un propulsore molto potente e ciò non ha permesso all’uomo di viaggiare ad alte velocità. A volte si è dovuto fermare pure per recuperare un po’ di energia e per lo stesso motivo è stato fermato dalla polizia! Nonostante il mezzo flop, ha promesso di riprovarci in futuro con un motore più potente.