Cosa succederebbe se l’utilitaria giapponese per eccellenza, la Nissan Micra, diventasse una supercar inarrestabile con un motore troppo potente per le sue dimensioni? Bella domanda. Un video risponde in pieno.
Per la serie tuning estremi, ecco una vera perla. Questa è la supercar più strana che una casa giapponese abbia mai prodotto nata dal telaio di una normalissima Nissan Micra che in questa configurazione fa abbastanza paura. Si, perché sotto quel cofano c’è un motore quattro volte più potente di quello della vettura originale. Ma non sarà mica troppo? Scopriamolo insieme con un video.
Trasformare una normale utilitaria in una supercar è davvero possibile? Certo, risponderà qualunque appassionato di tuning che sta leggendo queste righe, lo abbiamo constatato noi stessi in un paio di occasioni o avete già dimenticato l’incredibile auto elaborata che abbiamo visto pochi giorni fa? Solitamente però questo tipo di elaborazioni vengono portate avanti da privati che auto finanziano il tutto, non da marchi famosi.
E invece, l’automobile di oggi, una vera supercar nata partendo dall’utilitaria più pacifica della storia, la Micra giapponese, creata proprio dalla casa Nissan che ha avuto questa idea sicuramente come trovata pubblicitaria ma anche per spingere al limite le capacità dei propri ingegneri con un progetto ambizioso quanto folle. Secondo voi, come è andata a finire questa idea?
Per Nissan, la piccola Micra è stata un successo planetario senza precedenti. Presentata nel 1982 senza troppe aspettative, la prima serie della nostra utilitaria era una vettura squadrata molto simile a tante altre auto della stessa categoria presentate in Asia in quel periodo. A partire dalla seconda serie, nota come K11 però, le cose cambiarono radicalmente.
L’auto, la prima Nissan Micra ad approdare pure in Italia, è una delle auto più famose e diffuse in Europa per la sua facilità di guida e il suo basso prezzo. La successiva K12 su cui è stato realizzato il tuning ufficiale curato proprio dai vertici della Nissan è stata altrettanto apprezzata, specie per innovazioni come la Smart Key che permetteva al proprietario di fare a meno di una serratura e la capacità di consumare poco carburante.
Assieme alla Micra K12 venne presentata proprio la speciale automobile di cui parliamo oggi, la Nissan Micra R la cui realizzazione viene dalla mente degli esperti Christopher Reitz e Brian Carolin che affidarono il progetto alla Ray Mallock Limited, collaborando con la casa giapponese. Quello che uscì fuori e che venne presentato al Salone di Ginevra del 2002 è l’esperimento più diabolico mai sviluppato con un’utilitaria.
La Nissan Micra R manteneva tutti e quattro i posti dell’auto originale anche se di questa non aveva più niente: oltre at alettone, body kit e cerchi in lega da 18 pollici, l’auto esibiva un motore elaborato da 265 cavalli contro i circa 90 della K12 base per una velocità massima di 241 chilometri orari ed uno stacco da 0 a 100 in soli 5 secondi, meglio di certe supercar del periodo. Inutile specificarlo, l’auto non è legalmente in grado di circolare su strada. Ma guardate cosa può fare in pista…
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